Blocco 82 è un complesso multifunzionale di 82 alloggi residenziali. L’idea che guida il progetto è quella di costruire una nuova polarità che possa coinvolgere, nella sua politica di scambio incentrata sul baratto, tutta la comunità di Cernusco. Per fare ciò le funzioni urbane e di quartiere, oltre a quelle rivolte alla sola residenza, sono state concentrate all'interno dell’edificio, così da inserire la nuova comunità all'interno di un sistema relazionale e collaborativo più grande. Scopo dell’intervento è di realizzare un mix funzionale che non avvenga solo in maniera verticale e gerarchica, ma anche orizzontale e democratica al fine di favorire il senso di appartenenza degli abitanti.
L' area di concorso scelta è quella di Cernusco sul Naviglio. Come per la genesi di tutti i progetti, il primo passo è stato interrogarsi sulla natura e sulle caratteristiche dell'area di intervento.
Le (probabili) origini di Cernusco sul Naviglio risalgono all' epoca romana.
“Un agglomerato ("vicus" romano) ai margini della strada militare romana che da Mediolanum (Milano) conduce ad Aquileia così come Colonia (Cologno) e Argentia (Gorgonzola)”
La città ha da sempre una vocazione all’agricoltura che per molti secoli ha rappresentato la principale voce dell’economia locale. Ancora oggi numerose cascine testimoniamo l'importanza che ha avuto tale attività
Nel corso del XIX secolo iniziò il processo di industrializzazione che qui si espresse inizialmente con l’insediamento di sette filande e due filatoi per la seta.
Cernusco sul Naviglio è una cittadina della provincia di Milano di importanza strategica dal punto di vista infrastrutturale. (La vicinanza di Milano nonché dell'aeroporto di Linate, la presenza di due fermate metropolitane, sono solo alcuni dei vantaggi infrastrutturali presenti)
E' un'area di profonda innovazione per le politiche di pedonalizzazione e per i servizi pubblici.
Un aspetto sicuramente rilevante della città è quello di avere una delle zona a traffico limitato tra le più estese della Martesana.
Per tale ragione la nostra scelta progettuale ha voluto rimanere coerente con tale politica e anzi rafforzarla ulteriormente rendendo l'area quanto più libera possibile dall' edificato.
Il lotto è organizzato da una maglia regolare che definisce un parco, un sistema di piazze e “padiglioni” coperti per favorire le attività all' aperto, un mercato rionale all’aperto, due ampi parcheggi scoperti e un edificio multifunzionale che ibrida il sistema a torre e quello a corte, due tipologie ben presenti su tutto il territorio. (Analizzando il tessuto urbano del centro storico di Cernusco, emerge l’utilizzo della tipologia a corte; studiando il tessuto più recente si è potuta constatare la presenza della tipologia a torre)
E' evidente che, in una zona così ricca infrastrutturalmente, si possano prevedere un consistente numero di persone e di servizi.
Oltre ad un mix tipologico l’edificio è caratterizzato da un mix funzionale: Si rincorrono, a tutti i livelli, ambienti destinati ai servizi (urbani, di quartiere e residenziali) e le residenze.
L'obiettivo è quello di raggiungere il giusto livello di ibridazione. Non più un edificio monofunzionale, ma aperto alla contaminazione delle funzioni.
Il progetto vuole favorire i luoghi di relazione, dando spazio anche a servizi non strettamente connessi alle residenze, ma comunque in stretto rapporto all' attività quotidiana e alla produzione.
Blocco 82 ospiterà quindi spazi commerciali (cinema , palestra, vendita di prodotti artigianali), coworking, spazi per la cultura (sale espositive, auditorium, biblioteca), spazi di intrattenimento e ristorazione (ristoranti panoramici , asilo nido), affiancati alla residenza.
Viene effettuata una sovrapposizione di pattern differenti. La città orizzontale incontra quella verticale e stratificata, al fine di ottenere un uso combinato degli spazi di relazione riportando l’abitare al centro del dialogo spaziale. Se i rapporti orizzontali caratterizzano la città storica, quelli verticali identificano quella contemporanea. L’intervento, potremmo dire, si propone come “diagonale”, poiché punta ad ibridare i due sistemi.
B82 non è soprattutto luogo di relazione. Uno strumento per favorire uno stile di vita comunitario e collaborativo. Questo intento viene realizzato in rete (attraverso la condivisione telematica di contenuti e lo scambio di servizi), ma soprattutto sul territorio al fine di favorire integrazione e sviluppo. Lo scopo dell’intervento è quello di mettere al centro la produzione artigianale sia sul territorio che nel web. Per fare ciò viene impiegato un portale telematico a cui corrisponde anche un servizio di assistenza e informazioni e una bacheca disposti all'interno della torre (tenendo conto che il sistema è rivolto anche a persone che non usano o usano meno frequentemente i sistemi informatici).
Gli scambi all'interno dell'edificio sono basati sul principio del baratto. Qualunque persona viva all'interno del complesso può scegliere di partecipare o meno.
Ognuno può mettere a disposizione le proprie competenze o richiedere le competenze altrui tramite degli annunci. Tale modalità può essere utile anche per semplici richieste di informazioni e consigli.
Lo scopo è generare un sistema quasi autosufficiente, una sorta di città nella città, in cui ognuno lavori per e con la comunità.
Gli alloggi sono caratterizzati da spazi flessibili. Tutti gli alloggi hanno uno spazio all'aperto, che sia una loggia o un terrazzo.
Gli interni sono realizzati con materiali basso emissivi.
Le residenze previste sono 82
In dettaglio sono previsti :
B82 prevede un elevato numero di servizi; ciò consente di ridurre la necessità di realizzare altre attrezzature riducendo l'impatto del progetto sul territorio.
Sono previste due stazioni di bike sharing per potenziare i collegamenti già ben disposti nell' area.
Il trattamento delle facciate è stato pensato tenendo conto dell'orientamento. I blocchi residenziali sono caratterizzati da un rivestimento ceramico fotovoltaico.
In estate, la regolazione meccanica delle aperture e dei sistemi frangisole dei blocchi residenziali permette il rilascio del calore accumulatosi nelle ore diurne impedendo il verificarsi di fenomeni di surriscaldamento.
In copertura, è stato realizzato un “tetto verde”. D’estate impedisce l’accumulo di calore che sarebbe rilasciato all'interno dell’edificio, in inverno riduce il disperdersi dell’energia termica.
L’acqua piovana viene incanalata in apposite vasche di accumulo e, per mezzo di sensori e centraline di controllo, utilizzata per i servizi igienici e a scopo irriguo, ciò permette un notevole risparmio idrico.
Il legno utilizzato è certificato FSC, ossia prodotto da foreste gestite secondo principi di sostenibilità e rispetto delle risorse naturali. Parte dei materiali previsti nella realizzazione avranno una componente riciclata.