Il progetto articola il programma di concorso in maniera complessa ponendosi come obiettivo quello di delineare un nuovo spazio pubblico all’interno del lotto di progetto.
Lo spazio verde è fortemente legato ai nuovi interventi residenziali, che rivisitano l’idea di “casa singola nel verde” con le necessità di una maggiore densità abitativa dotata dei necessari servizi per la residenza.
Il programma abitativo è suddiviso in due parti ben distinte che mantengono tuttavia la stessa identità: un basamento comune crea un nuovo livello urbano sul quale si affacciano i giardini semiprivati degli alloggi.
Una parte a bassa densità riconnette il lotto di progetto al tessuto esistente, più a nord una torre residenziale si confronta con i recenti sviluppi immobiliari di Pescara Porta Nuova.
La risposta progettuale allo sviluppo di un intervento multifunzionale non può prescindere dallo studio della complessità dello spazio urbano e delle esigenze della collettività. Molto importante nella riuscita di un intervento progettuale è pertanto la risoluzione del rapporto lotto-contesto –città attraverso una visione strategica. La filosofia progettuale ha messo al centro l’articolazione armonica delle funzioni e degli spazi sia pubblici che privati cercando di evitare la genesi di spazi di risulta. Si è cercato una soluzione di progetto che tenesse conto della posizione del lotto rispetto alla città, della prossimità del fascio ferroviario e della compresenza a raggio ristretto di differenti densità insediative. La soluzione formale di un piano-basamento commerciale che articola lo spazio a quota zero e lo sviluppo delle abitazioni al di sopra di esso crea un nuovo livello urbano delimitando chiaramente lo spazio circostante. La disposizione e l’opportuna ripartizione della densità abitativa, invece, mira ad un calibrato inserimento nel contesto.
La forma architettonica dell’intervento deriva dalla volontà di raggiungere la migliore qualità di relazione tra le funzioni inserite ma anche la giusta separazione.
L’abitare contemporaneo necessita sempre più di una rinnovata visione del concetto di socialità sia per quanto riguarda gli spazi esterni ma anche per gli spazi costruiti ovvero per quelle porzioni identificate come spazi comuni.
L’’intento progettuale è stato quello di delineare spazi pubblici e privati adatti ai nuovi bisogni della società contemporanea.
L’elemento della loggia, declinato in maniera differente in relazione al taglio degli alloggi, caratterizza le facciate degli edifici residenziali diventando l’elemento di mediazione tra il singolo alloggio e lo spazio pubblico. La facciata nel suo spessore ospita spazi di condivisione differenti per dimensione e tipologia.
Il progetto delle abitazioni evidenzia la volontà progettuale di offrire un range dimensionale ampio e distribuito in percentuali tali da intercettare le richieste dell’utenza dei nostri giorni. All’interno di una pianta di dimensioni 18x24 mt si è cercato di sviluppare spazi flessibili in maniera tale da garantire a ciascuna utenza una propria libertà di gestione ed interpretazione del proprio spazio domestico. Gli alloggi si articolano attorno al vano scala centrale, concepito come fulcro strutturale ed impiantistico. La prima fascia interna delle abitazioni è pertanto immaginata come fascia servizi per poi destinare la porzione principale dell’alloggio alle attività principali dell’abitare. L’articolazione degli spazi interni è la medesima sia per la porzione a bassa che per quella ad alta densità.
“Casa giardino” vuole delineare una strategia di intervento per poter operare in queste zone della città , indagando la complessità del progetto della residenza alle diverse scale: quella urbana, quella tipologica e della scelta materiali.
L’ interesse si sofferma sulla possibilità di offrire una ampia variazione tipologica sia degli alloggi che degli spazi verdi esterni all’interno di forme abbastanza consolidate dell’abitare mediterraneo.