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Happy City

MI-BSB465

Il progetto Happy City si sviluppa con l'intento di creare un nuovo insediamento urbano che sia capace di convogliare al suo interno sinergie provenienti da i nuovi modi dell'abitare e del lavorare contemporaneo. La spina centrale verde ha l'obiettivo di mettere in comunicazione spaziale e sensoriale il lotto con il parco verde ed il naviglio a nord di esso e di conseguenza con la città storica. La creazione del nuovo percorso ciclo-pedonale che dal cuore del Happy City permette di raggiungere il certo storico di Cernusco ha l'ambizione di voler essere il collante tra il tessuso tradizione della citta milanese ed il vecchio distretto industriale. A spazi per la collettività si aggiungono nuove attivita economiche terziarie (bar, risporanti e botteghe) e di servizio (incubatore d'imprese



Tavole



G00 - Immagini generali



T01 - Inserimento urbano

L’idea progettuale prende spunto dal confronto con i caratteri naturali, urbani e culturali del territorio e dall’obbiettivo di creare un nuovo asse urbano che metta a sistema il nuovo insediamento residenziale con il Naviglio ed il parco urbano a nord del lotto.
Il concetto di uno spazio pubblico continuo si traduce nella creazione di una piazza centrale sulla quale si struttura un sistema di corti e attività pubbliche o semipubbliche in grado di attirare e catalizzare attività sociali ed economiche.
L’asse nord-sud determina anche gli accessi principali al sito, riservati alla mobilità ciclopedonale: verso nord il sito si lega al sistema del Lungo Naviglio tramite un ponte pedonale, mentre a sud vengono localizzate attività di servizio di valenza locale e urbana. Vista la presenza di una strada di scorrimento, il fronte Ovest risulta più compatto pur mantenendosi permeabile all’accesso ciclopedonale.



G01 - Inserimento urbano



T02 - Funzioni

Il desiderio di rispondere a molteplici e diversificate forme dell’abitare, lavorare e vivere il tempo libero si traduce nell’organizzazione volumetrica dei due volumi principali (Est e Ovest) i quali vengono scomposti generando spazi a diversi gradi di pubblico e privato.
Le attività di servizio vengono organizzate principalmente lungo la piazza-asse centrale ed in particolare ai due accessi opposti, a Sud e a Nord.
Sul lato Sud troviamo ambienti adibiti a attività commerciali, palestra, spazi di co-working, un incubatore di imprese e breakout rooms. Questi spazi, disponibili per residenti e non, permettono di creare sinergie tra lavoratori autonomi, start-up e piccole imprese, e forniscono anche spazi per lo svago e la ricreazione. Tutto ciò contribuisce a creare un ambiente lavorativo giovanile, dinamico e stimolante e che aiuta il benessere fisico e mentale degli occupanti.
A Nord invece vi sono laboratori per le attività artigianali e connesse agli orti di quartiere situati nella zona Nord del lotto. Anche queste aree sono a disposizione di residenti e non. Gli spazi infatti sono stati pensati per accogliere iniziative ludiche, educative e formative che coinvolgono gli abitanti del complesso e la cittadinanza in generale.
Spazi per il lavoro e le attività commerciali sono anche presenti ai piani terra dei due blocchi principali a Est e a Ovest. Affacciandosi sulle corti interne e sull’asse interno principale, queste aree contribuiscono a creare dei luoghi veramente vissuti. Inoltre, la presenza di queste ‘botteghe’a piano terra offre la possibilità ai residenti di lavorare o trovare i servizi principali praticamente sotto casa.



G02 - Funzioni



T03 - Relazioni

Le scelte architettoniche e funzionali sono volte a stabilire un complesso sistema di relazioni: fra sito e città, fra pubblico e privato, fra residenti.
A livello urbano, l’intervento vuole proporsi come un luogo in grado di attirare utenti dall’esterno, obiettivo reso possibile della forte relazione con l’area metropolitana stabilita dai collegamenti in direzione Nord-Sud e la permeabilità in direzione Est-Ovest. L’incubatore di idee nel blocco B, così come le varie attività commerciali e laboratori del blocco A2, svolgono il ruolo di motore e catalizzatore per questo tipo di utenti, attirando nuove idee e imprese.
A livello di scala di quartiere, il mix funzionale che caratterizza l’intervento intende stimolare sinergie e relazioni di prossimità e vicinato assenti nei comparti residenziali monofunzionali. L’abitante ha la possibilità di lavorare a pochi passi da casa o da casa, e di trovare tutto ciò di cui ha bisogno nel complesso, riducendo così la necessità di spostarsi in macchina o con i mezzi pubblici.
Infine, il progetto favorisce diversi gradi di interazione e operazione fra i residenti. Ciò si traduce nella presenza di alloggi di carattere tradizionale, co-housing e spazi per attività di quartiere che creano e rafforzano rapporti tra i residenti.



G03 - Relazioni



T04 - Interni

La configurazione interna degli alloggi risponde all’intento di soddisfare diverse esigenze abitative che spaziano tra modelli più tradizionali alle più contemporanee forme dell’abitare in co-housing, con una attenzione a diverse fasce d’età.
Diversi blocchi propongono diversi gradi di uso degli spazi comuni e conseguenti diversi livelli di interazione fra sfera pubblica e sfera privata.
Gradi di cooperazione e interazione diversa nei diversi blocchi:
I blocchi A1 e A2 ospitano alloggi tradizionali, con spazi adibiti ad uso comune polivalenti a supporto di attività quali eventi, riunioni, feste di compleanno per i bambini residenti nel complesso.
Il blocco B ospita alloggi per studenti. Questi sono costituiti da camere e servizi individuali, e cucine e zone giorno comuni. La collocazione nel blocco B non è casuale, infatti in tal modo gli studenti possono beneficiare più direttamente di servizi come palestra e incubatore di idee.
Il blocco C presenta alloggi autonomi dal punto di vista funzionale, con ampi spazi comuni centrali. Le serre centrali infatti ospitano lavanderie, cucine e zone giorno che possono essere utilizzate a piacimento dai residenti, sia che siano famiglie, giovani coppie o anziani.
Il blocco D presenta infine sia residenze sociali, dotate anch’esse di spazi comuni, sia spazi per il co-housing. In questi ultimi, gli ambienti di cucina e soggiorno all’interno di ogni alloggio sono ridotti per poter massimizzare gli spazi comuni, incoraggiare il loro uso e favorire la creazione di rapporti di vicinato.



G04 - Interni



T05 - Conclusioni

In conclusione, Happy City un po come la città tradizionale vuole essere un luogo in cui possono tornare a coesistere e resisterie insieme sia funzioni residenziali/abitative che funzioni economiche/produttive. Uno scenario in cui queste sono separate non è piu accettabile sia da un punto vista economico che da quello ambientale-sociale. Happy City vuole essere testimonianza di un cambiamento che è gia in atto e che mira a riportare all'interno della città tutte quelle forze che per ragioni disparate sono state allontanate.