Bassanello Porta Sud è il progetto per un nuovo luogo per abitare nello storico quartiere collocato alla porta meridionale della città di Padova. Lo sfondo del progetto è un contesto dinamico fatto di acqua, fiumi e canali, manufatti architettonici consolidati e il suburbio a sud dell’area di progetto. Limite tra città e periferia, fortemente connesso con il centro storico della città, il progetto immagina un “collage” di manufatti architettonici, elementi vegetali e nuovi suoli che si relazionano con il contesto con l'obiettivo di creare un nuovo luogo urbano per l’abitare. La via Adriatica, la piazza della chiesa, la nuova corte, l’oratorio e il fiume in lontananza costruiscono il palinsesto per nuove pratiche dell’abitare e nuovo punto di riferimento per il quartiere e il territorio.
Un luogo urbano rinnovato
L’area di progetto coincide con il nucleo fondativo del quartiere del Bassanello. Dopo numerose trasformazioni questo luogo si presenta oggi come un complesso architettonico parzialmente in disuso e in parte come un’opportunità mancata: un luogo di grande potenzialità che, seppur riesca a raccontare la storia del quartiere, non riesce a configurarsi come uno spazio per abitare. La conformazione della piazza antistante alla chiesa è figlia di interventi caratteristici di un contesto storico nel quale la tendenza a trasformare la città a favore della mobilità veicolare ha fatto sì che la piazza si trasformasse in uno spazio poco accogliente.
Assunte queste condizioni, il progetto immagina di modificare l’area di progetto rendendola un nuovo spazio di relazione unitario ed integrato al contesto urbano nel quale insiste, attraverso le seguenti strategie;
Valutare la qualità delle preesistenze
la prima mossa è quella di osservare il complesso edilizio per individuare le qualità dei suoi manufatti architettonici, le sue parti strutturate e le sue potenzialità. La scelta è quella di preservare l’edificio-monumento ai caduti della prima guerra mondiale, per garantire la continuità del suo valore storico come manufatto architettonico in relazione all’immaginario degli abitanti del quartiere, e di demolire il resto del complesso di ex botteghe e abitazioni fatiscenti. Questa scelta è dettata dalla consapevolezza che lo svuotamento delle funzioni originali intrecciato all’evoluzione del quartiere con la costruzione di una strada ad alto scorrimento e di edifici residenziali in prossimità, rendono gli edifici esistenti poco idonei alla funzione abitativa richiesta.
Costruire uno spazio unitario
L’edificio-monumento rinnovato e i nuovi volumi costruiti, arretrati rispetto alla strada ad alto scorrimento ed agli edifici esistenti, creano uno spazio fluido, articolato e caratterizzato in diversi modi. Il marciapiede lungo la via Adriatica e lo spazio antistante la chiesa, la Via S. Maria Assunta, declassata a strada 30, vengono trattati con lo stesso materiale, in orditure diverse: la pietra. La corte interna inclusa tra i nuovi volumi viene concepita come un giardino dove le alberature esistenti preservate dialogano con i nuovi manufatti architettonici e i suoli di progetto.
La composizione del programma funzionale e dei materiali di progetto collaborano con l'obiettivo di far tornare l’area di progetto una centralità per la città ed i suoi abitanti, costruendo nuove relazioni con il contesto.
Programma funzionale
Il piano terra degli edifici di nuova costruzione ospita funzioni collettive quali: locali per servizi di prossimità dell’edificio lungo via adriatica e locali comuni condominiali nell’edificio della corte interna. L’edificio-monumento ospiterà la quota restante di servizi di prossimità.
Un livello interrato, per la maggior parte insistente nel sedime dei nuovi edifici, garantisce la quota di parcheggi richiesti dal bando, mentre i piani dal primo al quarto ospitano la quota di residenza.
Il nuovo sagrato della chiesa, in materiale minerale, ospita dei giochi d’acqua che contribuiscono a raffrescare lo spazio pubblico nei mesi più caldi e a funzionare da gioco per i bambini. All’interno della corte l’alternanza dei suoli e dei manufatti come scalinate/tribune, sedute e giochi per bambini funzionano da quinta per le future attività degli abitanti.
Materiali di progetto
Il piano terra dei nuovi edifici di progetto è costruito da un basamento in calcestruzzo a vista sui toni del verde che dialoga con il colore dei serramenti e si relaziona alla vegetazione degli argini del fiume e del nuovo giardino verso l’oratorio.
I piani fuori terra sono caratterizzati in modi diversi: i fronti esterni verso la città si adeguano ad un linguaggio caratterizzato dall’uso dell’intonaco su cappotto e di aperture regolari nella massa muraria; i fronti interni sono rivestiti da mattoni che prendono il posto dell’intonaco e sono caratterizzati dalla presenza di balconi metallici a sbalzo, di tonalità calde. Queste tinte creano un dialogo con i colori della vegetazione, richiamando l’edificio in mattoni collocato a Sud della chiesa. Per questo rivestimento è stato ipotizzato il riutilizzo dei mattoni derivanti dalle demolizioni dei corpi di fabbrica esistenti, instaurando un rapporto materiale con il passato dell’area.
L’edificio-monumento sarà oggetto di approfondimenti volti ad individuare le più idonee strategie di conservazione. L’intonaco, probabilmente a base cementizia, verrà sostituito da un intonaco a base di calce di colore grigio chiaro in relazione con il fronte della chiesa e le nuove costruzioni.
Gli spazi interni degli edifici sono progettati in continuità con quelli esterni, immaginando e costruendo relazioni visive materiali e sensoriali con gli spazi aperti di progetto ed esistenti.
Edifici Residenziali
Gli spazi degli androni, che hanno accesso dalla corte interna, distribuiscono i flussi attraverso i corpi scala verso il piano interrato e i piani fuori terra ad uso residenziale. Tali spazi privati presentano alcune costanti: il doppio affaccio (ad eccezione dei bilocali), le zone giorno passanti ad angolo e i balconi. La distribuzione degli appartamenti mira a raggiungere, con un piccolo margine di incongruenza, le percentuali richieste dal bando. Questi ambienti hanno una forte relazione con la corte interna, mediata dalla presenza dei balconi che oltre a garantire uno spazio esterno protetto sono dotati di elementi di schermatura per proteggersi dal sole e garantire la privacy. Questi elementi in lamiera forata assicurano il ricircolo dell’aria naturale anche se completamente chiusi.
Gli edifici sono costruiti con un sistema tradizionale a travi e pilastri cilindrici in cemento armato, mentre i balconi sono in carpenteria metallica imbullonati alle teste dei solai andando a creare una fascia in aggiunta visivamente distaccata rispetto al corpo centrale, per tecnologia, materiali e colori.
Edificio-monumento
L’edificio esistente preservato è costituito da un piano rialzato dal doppio accesso: uno dal sagrato della piazza attraverso la storica scalinata e uno dalla corte, attraverso una nuova rampa-scalinata che assicura l’accesso a tutti i tipi di utenze. Un nuovo volume ospita le modalità di risalita verso il piano seminterrato da un lato e verso la terrazza panoramica dall’altro. Questa si innesta sull’edificio esistente amplificando l’esperienza del fruitore finale con un punto di vista rialzato sul contesto. La facciata dell’ampliamento dell’edificio storico sarà caratterizzata dalla presenza di una gelosia con lo scopo di portare luce nel volume interno, permettere la circolazione naturale dell’aria e accompagnare il visitatore verso la terrazza panoramica.