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CALEIDOSCOPIO SOCIALE

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Il nostro progetto ha il desiderio di costruire luoghi che sappiano rappresentare una nuova identità, che offrano una qualità di vita e di relazione superiore e che rappresentino un modo di vivere più attento alle risorse e alle necessità dell’ambiente.
In quest’ottica l’obbiettivo è quello di realizzare sequenze di spazi fluidi e suggestivi, che disegnino - senza rinchiuderle - le parti private e quelle pubbliche del quartiere, ricucendo il tessuto urbano e sociale dei luoghi.
Il cuore dell’intervento, individuato come il fronte pubblico privilegiato e il nuovo edificio/mercato, attraverso la multifunzionalità dei loro spazi, genera le sinergie necessarie per ricucire il tessuto urbano e sociale e dà un’identità definita a tutti i luoghi anonimi circostanti.



D00- Elaborato grafico



G00 - Immagini generali



T01 - Quadro strategico

L’idea di progetto è quella di puntare su una quotidianità sostenibile fatta dalla prospettiva di una città multi-locale: una rete di luoghi interconnessi in un contesto abitativo multifunzionale, al tempo stesso aperto e localizzato. Aperto, in quanto efficacemente connesso e attraversato dal flusso globale dell’informazione. Localizzato, in quanto dotato di una propria identità, di un proprio sistema produttivo e di servizi, e caratterizzato dall'esistenza di vivaci comunità di vicinato, basate sul principio di sussidiarietà.
La transizione verso la sostenibilità passa attraverso la fluidità della società contemporanea: le sue organizzazioni diventano plastiche, i soggetti che la compongono mobili, le loro vite flessibili. La città multi-locale è l'habitat per società contemporanee fluide, sostenibili e, dal punto di vista dell'impatto ambientale, leggere. Ma, per farlo, deve appoggiarsi a luoghi appositamente attrezzati: nuove tipologie di servizi che operino come piattaforme di sostegno ai soggetti quasi nomadi della contemporaneità.
Da un punto di vista strategico/territoriale il quartiere è riordinato da un collegamento pedonale che corre lungo il suo asse interno superando le isole urbane autoreferenziali esistenti. Questo unisce e crea dei punti di riferimento fissi intorno ai quali orbitano dei servizi leggeri e multifunzionali che creano un tessuto urbano isotropo.

Il progetto generale di riqualificazione dell’area si basa quindi sull’introduzione di alcuni servizi che fungano da centri catalizzatori, nuclei fissi e localizzati: di svago (piscina, cinema, teatro) all’estremo nord dove l’attività produttiva è più presente; di scambio (market, vivaio) nel cuore del quartiere, di cultura (biblioteca, mediateca) a sud e una serie di servizi dislocati il cui scopo è connettere la trama del tessuto urbano dove lo spazio pubblico è luogo di aggregazione e integrazione.

L’accessibilità ai diversi punti catalizzatori dell’area avviene attraverso due differenti tipologie di percorsi, fast e slow, per incentivare gli spostamenti in ciclo-pedonali su camminamenti sicuri e piacevoli. Lungo l’asse slow principale, si snodano numerose case bottega, uffici e negozi di vicinato che possono così godere della visibilità che manca in una strada esclusivamente carrabile, creando a loro volta degli “eventi” lungo i percorsi cittadini.



G01 - Immagini riguardanti il quadro strategico



T02 - Progetto degli spazi aperti

POLARITA’. La gerarchia del quartiere è costruita sugli spazi aperti. La strada/piazza èil luogo di incontro del quartiere e la nuova centralità di Santa Giulia. Le strade pedonali introducono agli isolati, recintati lungo il perimetro ma aperti da frequenti varchi, che permettono di attraversare in tutte le direzioni i cortili verdi. Le case nascondono spazi collettivi e spazi all’aperto privati. L’articolata sequenza degli spazi pubblici e privati forma un disegno urbano in cui luoghi aperti e piani terra sono totalmente integrati permettendo un’agevole unificazione dei processi di produzione e fruizione dei sistemi.

IL PERCORSO LENTO. Il cuore dell’intervento, individuato come il fronte pubblico privilegiato, si affaccia sul verde urbano, fulcro di unione con il quartiere circostante. L’asse ha una vocazione ciclopedonale (futuro collegamento attraverso la parte di lotto ancora da costruire). La novità della proposta prevede l’introduzione di una tipologia particolare di strada verde che non esclude la presenza di mobilità veicolare ma subordinata alle esigenze dei pedoni. Il progetto reinterpreta il woonerf (trad. lett. “isolato residenziale”), una tipologia di strada dove pedoni e ciclisti hanno priorità sui mezzi motorizzati. Lo spazio creato funziona come luogo di incontro pubblico, dove i bambini possono giocare in modo sicuro grazie alla ridotta velocità di transito delle auto. Nel progetto del quartiere la dimensione della strada di accesso si integra al verde e accoglie funzioni sociali fino a ridefinire la tipologia come una sorta di piazza sociale.

LA SEQUENZA DEGLI SPAZI CENTRALI. Il progetto propone un duplice percorso ciclo-pedonale che si snoda all’interno dei nuovi isolati complessi, dove si svolge una sequenza mista di spazi aperti, servizi e botteghe, diventando luogo della vita degli abitanti del quartiere e della città. L’ingresso alle autorimesse interrate e la maggiore parte dei parcheggi a raso gravitano invece sui limiti della piazza rispettando i confini loro imposti.

IL SUPERMERCATO. Il cuore dell’intervento è punto di riferimento per gli abitanti ed accoglie nella sua forma volumetrica il percorso lento. Gli spazi aperti della piazza si prolungano sopra la copertura del supermercato.



G02 - Immagini riguardanti il Progetto degli spazi aperti



T03 - Piano dei servizi collaborativi

Possiamo immaginare l'emergere di una nuova tipologia di centri multi-servizio in grado di supportare le forme di vita di una società fluida che voglia e sappia essere anche una società sostenibile.
Questi luoghi potenziati, con proprietà diverse e maggiori di quelle tradizionalmente attribuite a un luogo, possono diventare i sistemi abilitanti di inedite forme d'attività e d'organizzazione, ma possono anche costituire il nucleo iniziale nella costruzione di una nuova tipologia di luoghi.
Infatti, data la natura complessa e ibrida, locale e globale, reale e virtuale di questi servizi, essi possono diventare i catalizzatori per altri fenomeni più vasti. In particolare, nella prospettiva della città multi-locale, i luoghi potenziati posso essere i motori di una strategia di cambiamento dal basso in cui, operando alla scala del quartiere, ma con connessioni a scala globale, essi attivino nuove dinamiche in campo economico e sociale, generando nuove forme di comunità e di identità.
In breve, se opportunamente progettati, essi concorrono alla nascita di un nuovo senso del luogo. E quindi di una nuova idea di città.

SERVIZI STABILI
Sono poli centralizzanti - infrastrutture che offrono spazi attrezzati per attività specifiche. Sono attrattivi sia per i residenti di quartiere che per visitatori esterni. Sono la spina dorsale del sistema dei servizi, punti di riferimento stabili in cui trovare informazioni a riguardo degli altri servizi DIFFUSI e TEMPORANEI.

SERVIZI DIFFUSI
Sono i servizi collaborativi che nascono dai cittadini, fruibili in modalità slow (approfondita), quick (rapida) o di tipo coop (partecipativo).
Sono dislocati all interno del quartiere, filtrano negli spazi comuni condominiali, nelle sale degli uffici. Per alcune di queste attività non è necessario un luogo reale ma si sviluppano tramite piattaforme multimediali che offrono informazioni ai residenti e li connettono. Sono utilizzate per lo piu dai residenti che ne usufruiscono come casa estesa e vi partecipano attivamente.

SERVIZI TEMPORANEI
Eventi specifici disposti temporalmente in modo variabile come fiere, concerti, mercati settimanali, tematici o conferenze e favoriscono la vivacità del luogo dando spazio alle idee nate nella comunità.
I servizi temporanei si appoggiano alla "spina dorsale" dei luoghi stabili e li espandono temporaneamente.



G03 - Immagini riguardanti il Piano dei servizi collaborativi



T04 - Concept architettonico del Lotto 1

L’impianto del quartiere, descritto nella sequenza dei suoi spazi aperti, è costituito da due edifici concettualmente progettati partendo da un unico voume tagliato e disposto a in modo centrale rispetto agli spazi stessi, nuovo fulcro dell’area di progetto. I due volumi accolgono nella spaccatura fra di essi il percorso lento ciclo-pedonale nel suo punto di connessione principale con il resto dell’area di progetto. Si tratta di un primo edificio maggiore, di altezza variabile, affacciato sulla piazza antistante e costituito dal blocco funzionale del supermercato e delle case-bottega, con tetto praticabile, e di un secondo edificio, più piccolo, che ospita il reparto vivaio del supermercato e che si sviluppa in modo variabile in altezza, disegnando una rampa percorribile che dalla piazza porta alla copertura dei due edifici.

L’obiettivo del progetto è la realizzazione di un contesto fisico e sociale articolato in spazi privati, semiprivati e pubblici in cui, in modo aperto e flessibile, si distribuiscono le diverse funzioni della vita quotidiana, superando la polarizzazione tra edifici residenziali tradizionali ed edifici terziari produttivi. Il progetto funzionale prevede quindi un edificio complesso che riesca a legare sia in modo orizzontale che verticale numerose funzioni e percorsi, esprimendo al massimo le potenzialità di ogni luogo.

Una fascia di case bottega si affaccia sulla piazza destinata al mercato settimanale all’aperto, sviluppandosi su diversi piani. Il supermercato diventa bar e vivaio e presenta un’area dedicata alla valutazione di programmi di “spesa su misura” (dove specialisti preparano e consegnano ai clienti la loro spesa personale, concordata a seconda delle esigienze), a degustazioni di gruppo e all’offerta dei prodotti freschi locali.
La copertura dell’edificio è un ulteriore punto di attrazione che unisce funzioni differenti articolandosi in residenze di varia metratura con logge private, botteghe e spazi pubblici per lo sport e lo svago, come il campo da pallacanestro.



G04 - Immagini riguardanti il Concept architettonico del Lotto 1



T05 - Concept tipologico-funzionale della residenza lavoro

Il modulo abitativo-lavorativo progettato si articola in verticale su differenti livelli collegati da una scala interna. Dal piano interrato dove si trovano i parcheggi e le cantine private, tramite il collegamento verticale, si arriva al piano terra con affaccio diretto della bottega sulla piazza pubblica destinata a passeggiata e mercato settimanale; attraversando il sopplaco (che ha funzioni flessibili a seconda delle esigenze) si arriva alla zona residenziale privata che si apre su due spazi verdi aperti (il terrazzo privato e il giardino pensile pubblico). Infine un ultimo livello soppalcato garantisce ulteriore flessibilità al modulo abitativo. La falda inclinata ospita i pannelli fotovoltaici, solari e l’accumulo.

Gli alloggi progettati sono identificati in base alla dimensione (tipi B1, B2, B3): la strategia progettuale garantisce un’elevata flessibilità sia di composizione che di utilizzo delle superfici destinate a residenza mediante la composizione combinatoria degli alloggi nelle stecche. Questa elevata flessibilità prevede la possibilità di ospitare nuclei di persone di numero variabile e di differenti esigenze.
Nella stecca le residenze costituiscono un sistema modulare di 9x5 metri - all’interno di una maglia strutturale e impiantistica definita - che permette indifferentemente la composizione di tutti i moduli previsti. Di conseguenza rende possibile cambiare la composizione percentuale degli alloggi durante lo sviluppo del progetto sia nei moduli a piano terra che in quelli posizionati sopra la copertura dell’edificio.

Il principale obiettivo progettuale è la conciliazione di un disegno urbano di qualità e la ricerca di soluzioni spaziali che consentano forme di abitare flessibili e che offrano sia spazi privati che spazi affacciati verso i luoghi pubblici, senza tralasciare la necessità di dotarsi di impianti per l’efficenza energetica.



G05 - Immagini riguardanti il Concept tipologico-funzionale della residenza lavoro