Sono 145 gli architetti che hanno partecipato all'edizione torinese di AAA, con 50 proposte progettuali per l'area dell'Isolato Sant'Eligio.
La giuria presieduta da Renata Codello (Fondazione Giorgio Cini), e composta da Alessandro Maggioni (Confcooperative Habitat), Emanuela Canevaro (Città di Torino), Gianni Gallo (Confcooperative Piemonte Nord), Giovanni Paviera (Vitale&Co), Marta Peris (Peris+Toral, giurata internazionale) e Gregorio Pecorelli (vincitore AAA2019), ha decretato i vincitori del concorso AAA architetticercasi™ per l'area di Torino.
Giunto alla sua sesta edizione, AAA architetticercasi™ è un concorso per giovani architetti under 33 ideato e promosso da Confcooperative Habitat, insieme a Fondosviluppo spa, il Fondo Mutualistico per la Promozione e lo Sviluppo della Cooperazione di Confcooperative, con il patrocinio di Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Regione Piemonte, Comune di Torino e dell’Ordine Architetti P.P.C. della Provincia di Torino.
Tre gruppi vincitori e un gruppo menzionato, 20.000 euro di montepremi e la possibilità di entrare in un albo di progettisti per incarichi professionali nel campo della residenza sociale e cooperativa. Oltre 145 architetti under33, con età media 28,4 anni e provenienti da varie regioni italiane - in prevalenza Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto - e da altri paesi europei, con 50 proposte progettuali per l'area dell'Isolato Sant'Eligio, messa a disposizione per questo concorso di idee dal Comune di Torino.
Stefano Casula (capogruppo), Emilio Ellena, Massimo Falconi (progettisti)
Motivazioni della giuria: "Il progetto vincitore interpreta, con cura e attenzione, il tema dell’innesto di un edificio residenziale in un contesto caratterizzato dalla presenza di emergenze monumentali significative (l’Archivio di Stato, Porta Palazzo, Piazza Statuto, il Santuario della Consolata), proponendo un’idea di urbanità radicata, oltre alla scala dell’isolato, nelle scelte materiche, architettoniche e morfologiche. L’articolazione dei volumi e la dimensione misurata dei gesti che li connotano – lo scavo degli spigoli, il posizionamento degli ingressi pedonali e carrabili, il parterre pubblico e la corte privata permeabile – si coniugano in modo elegante e raffinato con l’articolazione delle facciate, con i materiali e con le cromie proposte e concorrono inoltre a risolvere adeguatamente il progetto da un punto di vista tipologico. Il progetto esprime, nelle forme e negli usi collettivi proposti, la possibilità di un’architettura intesa come azione civica e civile in grado di relazionarsi con gentilezza, misura e autorevolezza con il contesto."
Erasmo Bitetti (capogruppo), Francesco Baggio, Federico Giorgio (progettistI), Sofia Borgo, Beatrice Calabrò, Aron De Cesero (collaboratori)
Motivazioni della giuria: "Un impianto urbano aperto costituito per frammenti si unisce, nel progetto secondo classificato, a una spiccata sensibilità per gli aspetti sociali e bioclimatici e alla capacità di ricomporre le parti – e tra queste gli edifici preesistenti – in una proposta progettuale matura e articolata. La varietà tipologica degli alloggi si sviluppa in corpi di fabbrica di profondità differenti, proponendo strategie passive di riduzione del fabbisogno energetico. Il disegno degli spazi aperti è risolto in maniera convincente e si fa carico della possibile reversibilità futura dei parcheggi interrati. La varietà di usi, fruizioni e abitanti è, insieme all’attenzione per gli spazi comuni e collettivi, un elemento di grande ricchezza che si confronta con alcuni dei temi più rilevanti nel dibattito attuale sull’abitare."
Michele Simonetti (capogruppo), Carlo Musso (progettista).
Motivazioni della giuria: "Il progetto terzo classificato, pur rispondendo in modo parziale alle richieste del concorso, propone alcune suggestioni di grande interesse: la dialettica tra costruito e non costruito e tra astrazione e forma urbana, il riuso – pur con qualche ingenuità – degli edifici esistenti come piscina a vocazione pubblica, la prefabbricazione dei nuclei e la flessibilità degli alloggi e infine la configurazione degli spazi aperti anche in relazione al verde e ai vuoti urbani circostanti."
Silvia Roseto (capogruppo), Vanni Renzini (progettista)
Motivazioni della giuria: "La mixité tra usi differenti, attuali e futuri, e tra parcheggio, spazi pubblici, residenza e aree condominiali introduce relazioni in modo volutamente dirompente e con elementi di sperimentalità interessanti."